La radicalizzazione violenta è un fenomeno complesso e di radici multiple. Anche se diversi comportamenti sono dei buoni indicatori di circostanze di radicalizzazione, è importante precisare che non esiste né un profilo tipo dell’individuo in situazione di radicalizzazione, né un fattore esclusivo che indichi questo fenomeno. In effetti ogni situazione di radicalizzazione è unica e si svolge in un contesto specifico sia per l’individuo che per il suo ambiente.

FENOMENO COMPLESSO
Tra le principali modifiche comportamentali osservate in buona parte dei casi, possiamo indicare
- Isolamento progressivo della persona
- Frequentazione, nel mondo virtuale o reale, di individui o reti radicali o estremiste
- Improvvisa ed inspiegabile mancanza di interesse per le attività professionali e/o scolastiche o assenteismo ricorrente
- Rotture o distanze marcate dalla cerchia amicale o familiare
- Improvvisa ed inspiegabile mancanza di interesse per le attività professionali e/o scolastiche o assenteismo ricorrente
- Espressione ripetuta di un sentimento di vittimizzazione, di stigmatizzazione identitaria o di persecuzione
- Difficoltà a tollerare l’ambiguità e l’intransigenza nella sua visione del mondo
- Discorso fortemente cospiratorio verso le istituzioni, lo stato o alcuni eventi internazionali
- Osservazioni virulente verso determinati gruppi o individui, all’interno della società, a causa della loro origine, colore, genere o orientamento sessuale, o la loro religione
- Adozione di incitamento all'odio (xenofobo, antisemita, omofobo, islamofobo, misogino, ecc.) che ostacola qualsiasi tentativo di dialogo
- Legittimazione della violenza per far trionfare una causa, un'ideologia o un programma militante
- Improvviso interesse per le armi